SERIE C: ASFALTATI!
QUELLI CHE BRINDISI - MENS SANA FALCON SERVICE MESAGNE = 86 - 71
BRINDISI: Scoditti n.e., Panzera 3, Distradis 2, Voglino 4, Bove 12, D'Amicis 11, Dario 14, Galluccio 3, Mione 5, Della Corte 32. Allenatore: L. Laghezza.
MENS SANA FALCON SERVICE MESAGNE: Santoro 10, Risolo A. 2, Scalera 7, Rubino n.e., Spagnolo 26, Capodieci 1, Risolo P. 8, Calcagni n.e., Falcone n.e., Ventruto 17. Allenatore: Antonio Scoditti.
Parziali: 22-12 26-16 19-14 19-29
Arbitri: Chiarantoni di Bari e Soldano di Trani.
La peggiore Mens Sana Mesagne della stagione con una prestazione totalmente negativa, risolve la crisi di risultati di Quelli che Brindisi. Dopo cinque sconfitte consecutive il Brindisi entra in campo deciso e concentrato approfittando di un Mesagne in versione amichevole e a tratti inesistente. Coach Laghezza deve rinunciare anche a Moro infortunato e manda sul parquet Bove, D'Amicis, Dario, Galluccio, classe ’91, e Della Corte, nel Mesagne Scoditti non ha disponibili De Maria e Rubino per infortunio e schiera Gigi Risolo, Ventruto, Santoro, Spagnolo e il rientrante, dopo un lungo infortunio, Alessandro Risolo. Una tripla di Gigi Risolo regala l'unico vantaggio della serata alla Mens Sana subito pareggiata da Bove che apre le danze del Brindisi. Della Corte inizia il suo show personale seguito dall'altro “over” Dario, mentre i biancoverdi mesagnesi stentano a entrare in partita. Alla fine del primo quarto il Brindisi è già in fuga 22-12. Nel secondo periodo i problemi per il Mesagne aumentano grazie a una difesa molto approssimativa e un attacco spesso inconcludente. Bove e Della Corte continuano a colpire dalla distanza e la Mens Sana trova il canestro solo dalla linea della carità con percentuali disastrose. Quelli che Brindisi, spinti da una evidente voglia di riscatto, imperversano in tutti i settori del campo vincendo tutti gli scontri diretti; Spagnolo si danna l'anima, ma la sua prestazione è troppo isolata per impensierire gli avversari. Risolo Gigi lascia il posto a un positivo Scalera per il terzo fallo. Al riposo lungo scatta anche il record negativo di canestri subìti in questa stagione, nonostante la difesa biancoverde sia quella meno perforata del campionato, e il Brindisi conduce tranquillamente 48-28. Al rientro in campo si attende una reazione della Mens Sana Mesagne, ma il Brindisi, non pago del vantaggio, continua a dominare in tutte le zone del campo. Il vantaggio di Mione e compagni diventa imbarazzante e a metà tempo, con un Della Corte implacabile, raggiunge uno sconcertante +35 che asfalta i mensanini e ammutolisce i numerosi tifosi mesagnesi al seguito. Continua il litigio con il canestro per i mensanini e Spagnolo prova a recuperare per salvare almeno la faccia. Alla fine del terzo periodo la partita è ormai segnata e il Brindisi conduce tranquillamente 67-42. Nell’ultimo quarto Quelli che Brindisi tirano i remi in barca e il Mesagne ne approfitta per recuperare qualcosa. Ventruto, finalmente Santoro e il solito Spagnolo (26) 7/12 da due, 12/17 nei liberi per 11 falli subiti e 12 rimbalzi, riportano la Mens Sana a -10, approfittando anche dell’uscita per falli di Bove e D’Amicis. Sembra il finale della partita vinta contro il Nardò, ma questa volta il Brindisi rimane concentrato e con il solito Della Corte vince meritatamente l’incontro dominato in lungo e in largo. La squadra allenata da coach Laghezza ha dimostrato di non essere la squadra in crisi che tutti si aspettavano, giocando una gara ordinata in attacco e aggressiva la punto giusto in difesa. Partita da dimenticare e in fretta per la Mens Sana Mesagne che dimostra evidenti carenze sia in attacco che in difesa. Le cifre della débâcle mensanina parlano chiaro: 4/17 da tre (23,5%), 17/37 da due (46%) 14 tiri liberi sbagliati e 22 palle perse. Sbagliato, ancora una volta, l’approccio alla gara con gli avversari in campo armati della cattiveria agonistica giusta per affrontare l’incontro. Solo due giorni di tempo per ricaricare le batterie e a Mesagne arriva il Barletta, sabato ore 19:00 presso il palazzetto dello sport, per dimenticare la brutta prestazione di Brindisi.