Scandali continui: povero basket, da chi è gestito!
Un nuovo scandalo fa tremare i vertici siciliani della FIP. Il presidente del Comitato Regionale siciliano, Gaetano Tuttolomondo (foto), è stato deferito dalla Procura federale. Nel mirino la gestione politico-amministrativa del Comitato. Un nuovo scandalo fa tremare i vertici siciliani della FIP. La Procura Federale ha deferito il presidente regionale Gaetano Tuttolomondo perchè non ha denunciato una presunta frode sportiva e non ha sostituto un consigliere ineleggibile. Sarebbero state costituite società fittizie che riscuotevano contributi regionali e disponevano del diritto di voto. Il primo esposto presentato dal messinese Enrico Gulletta. Si sta scatenando una vera e propria tempesta sulla pallacanestro siciliana. Da giorni si parla ormai del caso "Baskettopoli", che ha minato la credibilità del movimento. Adesso nuovi venti di burrasca provengono da Roma e potrebbero stravolgere l'assetto dei vertici regionali della Federazione Italiana Pallacanestro. La Procura Federale ha infatti deferito Gaetano Tuttolomondo, presidente del comitato regionale, Paolo Abate ed Antonio Romano, rispettivamente presidente e consigliere del comitato provinciale di Caltanissetta. A Tuttolomondo viene contestata l'omessa denuncia di atti che prefigurerebbero l'ipotesi di frode sportiva e la mancata sostituzione del dirigente federale Nunzio Cavallo. Quest'ultimo già nel 2007 era stato coinvolto in un'inchiesta, arenatasi dopo le sue dimissioni. Nel dicembre 2008 Cavallo è però rientrato nei giochi, ottenendo una doppia elezione a consigliere regionale ed a delegato dell'assemblea nazionale. Pochi giorni dopo la segreteria generale della FIP lo ha però ritenuto ineleggibile proprio in virtù del precedente procedimento a suo carico. Al suo posto sono subentrati come delegato nazionale il messinese Antonio Rescifina e come consigliere regionale Fausto Chirizzi.Proprio Chirizzi è uno dei grandi accusatori. Gli esposti contro gli attuali vertici siciliani della FIP portano anche le firme di Enrico Gulletta e Michelangelo Sangiorgi, presidenti dei comitati provinciale di Messina e Catania, e di Pietro Di Giorgi, già sfidante di Tuttolomondo alla carica di presidente. Il primo esposto, presentato proprio da Gulletta, risale al marzo del 2008. La Commissione Giudicante Nazionale dovrà chiarire se c'è qualcosa di strano nella costituzione di alcune società che secondo i denuncianti sarebbero fittizie. Sodalizi creati ad hoc che in sede elettiva avrebbero avuto diritto di voto come qualsiasi altra società affiliata e che peraltro - pur non svolgendo effettivamente attività sportiva - avrebbero comunque ottenuto indebitamente contributi regionali. La sentenza di primo grado potrebbe arrivare già entro fine mese. Possibile, in caso di condanna, il commissariamento del comitato regionale. Di certo c'è che la bufera non si placherà a breve. Fonte messinasportiva.it. In seguito all'inchiesta sono pervenute le dimissioni del capo supremo dei fippaioli siciliani che riportiamo integralmente.