Vota Antonio, Vota Antonio!
Ci mancavano anche gli arbitri. Finita la campagna elettorale per elezioni Europee, provinciali, comunali e referendi, ecco venire fuori la campagna elettorale per eleggere i delegati che, a loro volta, eleggeranno il capo supremo degli zufolatori italiani. Non perde tempo il capo regionale per inviare a tutti i sudditi pugliesi una lettera aperta (proprio perchè aperta la pubblichiamo) con i consigli per le votazioni criticando apertamente, non sappiamo a quale titolo, l'associazione italiana arbitri di pallacanestro. La lettera aperta è stata censurata con questa tempestiva e mail: "Con la presente vi diffido affinchè provvediate all'immediata rimozione dal sito societario, nella rubrica "il rompibasket", della mia mail da voi pubblicata in data 21 giugno. L'oggetto della medesima (lettera aperta), infatti, non autorizza alcuno a determinarne la diffusione se non autorizzata dal redattore, trattandosi di nota indirizzata tutti i tesserati CIA della Regione Puglia, e solo in questo senso può e deve intendersi la locuzione utilizzata, per vicende interne che non hanno alcuna rilevanza che possa giustificarne la pubblicazione. Cordiali saluti - Massimo De Agazio". Diffido, che parolona e che paura! Un mea culpa al capo zufolatore regionale non farebbe male. Ovviamente abbiamo cancellato la lettera inviata a tutti gli arbitri pugliesi che, bontà loro, ci avevano girato almeno 15 copie e inoltrata all'AIAP e altre Commissioni federali!!!!! Una sola puntualizzazione: il sito non è societario!
L'accorato appello (senza altri fini?) del capo fippaiolo pugliese, non è supportato dal comportamento del Presidente di FIP Puglia negli ultimi anni. Durante la sua gestione, ma anche la precedente, non ci siamo accorti di quali provvedimenti siano stati assunti a favore dei giovani arbitri pugliesi. Rimborsi spese da fame, vere e proprie elemosine, ritardi cronici nei pagamenti delle spettanze, con sistemi di valutazione poco trasparentri che lasciano polemiche ogni fine stagione sportiva. Un responsabile che si permette di criticare apertamente il Consiglio federale (dimissioni?) con nessuna autonomia, con ingerenze sia politiche, visto la nomina del Comitato regionale, che tecniche perpetrate dall'istruttore che continua a manovrare a suo piacimento e non sappiamo a quale titolo liste e designazioni, parenti compresi.
La Puglia per le prossime elezioni presenta tre candidati nel settore arbitrale: Pasquale Pecorella di Trani, giovane arbitro di serie A dilettanti con un buone prospettive future, Rino Di Bari di Noicattaro, arbitro di serie D e istruttore miniarbitri e Rizzi Francesco di Locorotondo, ex arbitro nazionale attualmente utilizzato in serie C regionale. Per gli Ufficiali di Campo Ruggiero Giovanni. Siamo in presenza di tre brave persone, capaci, mentre non conosciamo l'ufficiale di campo. Sappiamo per certo che Pecorella ha autonomia decisionale, lontano dal clientelismo del Comitato regionale ed ha dalla sua parte l'appoggio del futuro presidente degli arbitri italiani. Per quanto riguarda invece Di Bari e Rizzi ci piacerebbe sapere quanto possono decidere in futuro da soli senza essere ad uso e consume di FIP Puglia in quanto organo politico. Conoscendo entrambi gli zufolatori avalliamo la loro buona fede e l'autonomia decisionale fino a prova contraria. Intanto per allarmare i votanti si dice in giro che Pecorella è quello dell'AIAP che scipera per bloccare i campionati, mentre gli altri due sono i rappresentanti pugliesi. (Trani è troppo al Nord). Una cosa dovrebbe essere certa: il futuro delegato eletto dagli arbitri pugliesi deve essere il neo responsabile regionale arbitri in quanto eletto democraticamente e non imposto!