FACCIA TOSTA!
Ci vuole proprio una bella faccia tosta per dire certe cose. Questo è quanto ha comunicato sua eminenza madame le president, circa i settori giovanili: "Le grandi società di serie A con i camp estivi da anni saccheggiano il nostro movimento giovanile portando fuori dalla Puglia atleti ancora quindicenni, ci auguriamo sia presto preso un provvedimento che limiti questo fenomeno». Con queste parole il capo dei fippaioli pugliesi ha esposto uno dei principali problemi che attanagliano la crescita del movimento giovanile in Puglia e nel meridione italiano. In occasione del convegno “L’attività giovanile nelle regioni meridionali: cosa si fa, cosa si può fare”, infatti, il presidente pugliese è intervenuto sottolineando che: «il Comitato Fip Puglia ha sempre creduto che la crescita del basket nelle regioni debba passare da un movimento giovanile di qualità». Ma contro le buone intenzioni del Comitato pugliese, spesso si sono scontrate le dure realtà. A cominciare, per esempio, dal territorio: «la lunghezza della nostra regione e la scarsità delle infrastrutture in alcune province crea non pochi ostacoli a quelle società, soprattutto nel basket femminile, che vogliono affrontare un campionato regionale». Le complicazioni arrivano anche da alcuni atteggiamenti tipicamente meridionali: «molti dei nostri dirigenti dovrebbero allargare i propri orizzonti – ha proseguito la presidente Gonnella – tante collaborazioni tra società che potrebbero produrre ottimi risultati non riescono a durare più di una stagione sportiva». Capito signori dirigenti della Puglia, avete un atteggiamento tipicamente meridionale perchè non allargate i vostri orizzonti. Avremmo voluto chiedere al capo supremo della pallacanestro pugliese, cosa fa il comitato regionale che presiede per i settori giovanili e quali sono gli incentivi che vengono dati a chi recluta e disputa una marea di campionati. Forse a Bari, nella casa del mulino bianco, si sono accorti solo adesso che il movimento non scoppia più di salute e cercano di chiudere la stalla con i buoi che sono già scappati. La farsa del campionato Under 19 regionale di eccellenza, neologismo coniato da FIP Puglia, non disputato lo scorso anno insieme all'ormai deceduto Under 21, è l'ultima trovata frutto dell'improvvisazione e richiede maggiore serietà e competenza. Intanto per l'attività svolta la passata stagione, FIP Puglia ha consegnato alle società che si sono distinte nei campionati giovanili, una targa ricordo, anche brutta, infatti ci ricordiamo! Aspettiamo che anche sua eminenza allarghi gli orizzonti, per il bene di tutti.
Volge al termine il neo campionato Under 19 regionale di eccellenza, unico caso in Italia, coniato da FIP Puglia. Il nostro ricorso alla Commissione giudicante regionale, sarà discusso probabilmente a campionato terminato alla faccia della giustizia sportiva. Probabilmente nella stanza dei bottoni baresi tutti già conoscono l'esito del ricorso, visto che gli Uffici degli Organi di giustizia sono attigui a qualli dei fippaioli. Considerando i tempi, l'eventuale coinvolgimento della Corte fededrale sarà fatto a stagione sportiva ormai finita. Intanto le due fasi di ricorso sono costate alle casse della Mens Sana Mesagne, tra tasse federali e spese legali, circa € 400,00.
Un dubbio ci assale. In un contenzioso tra un tesserato o una società sportiva e la FIP centrale o i suoi comitati periferici, siamo proprio certi che i giudici siano organi terzi e super partes? Riportiamo l'Articolo 99 del Regolamento Organico - Nomina, durata in carica e doveri dei componenti: "Il Presidente ed i componenti degli organi e degli organismi di giustizia, di cui al precedente articolo 98, sono nominati dal Consiglio Federale su proposta del Presidente Federale". Ovviamente per gli Organismi periferici di Giustizia la proposta parte dal Comitato regionale. In autonomia e indipendenza?