Mal comune mezzo gaudio?
Questo è il commento di Gianfranco Patera, sul sito dell'Aurora Brindisi, dopo la eliminaziona dell'Aurora Brindisi: "Il terzetto composto d Angelini, Frigione e Perugino hanno perso la finale regionale del join the game che si è disputata a Bari questa mattina, mentre l`altra squadra U14 composta da Assentato, Gervasi, Guadalupi e Tundo era stata eliminata nel proprio girone. L`aver disputato la finale non è un traguardo per i nostri migliori 96, piuttosto è stata una sconfitta non aver vinto ed aver perso la qualificazione alla finale nazionale di iesolo. Una sconfitta che mi fa pensare a quello che è stato l`atteggiamento dei ragazzi da me allenati; quasi abulici, svogliati, mai determinati, come se la partita breve, brevissima di 4` fosse una delle tante che si disputano a mare o sul campetto all`aperto dove in palio non c`è nient`altro che il diritto di continuare a giocare (se se ne ha voglia!?!). Non c`è stata traccia di agonismo, di sana voglia di vincere, di determinazione, di quella cattiveria agonistica mista all`orgoglio al "pride" di bostoniana memoria che da sempre ha contraddistinto la nostra brindisinità. Senza fare facile sociologia mi è sembrato intravedere ciò che accade spesso con i ragazzi a scuola, troppo presi da mille impegni per poter fare una o poche cose fatte bene. Troppi alibi, troppe coccole, troppo ovatta intorno ai nostri figli, ai nostri atleti, ai nostri studenti. Mi dispiace per la mancata esperienza che i tre non faranno, mi dispiace per loro e siccome sono il primo a porsi sempre in questione per cercare di capire i motivi delle cose, credo che il problema sia nel modo con cui lavoro e forse accanto alla tecnica, alla tattica e al miglioramento atletico, dovrei incominciare a pensare ad essere più esigente dal punto di vista mentale, nell`atteggiamento, nell`applicazione e sull`intensità del lavoro in palestra. Per finire due cose: vorrei essere nelle auto dei tre al ritorno verso Brindisi per sapere cosa si diranno con i genitori e per seconda cosa mi è apparso Simone Guadalupi davanti e alla mie osservazioni sulle partite disputate testualmente "hai dormito dall`inizio alla fine", mi ha risposto "ca cè... mindi fottu" Probabilmente il problema è solo questo, ma non mi rassegno e continuerò a lavorare sulle loro teste di "Bambini" ... genitori permettendo". Condividiamo in pieno le riflesioni di coach Patera che sono le stesse che riscontriamo giornalmente sui campi di gioco e in palestra. Capitolo a parte meritano i genitori che, salvo eccezioni che pur ci sono, continuano a pensare che il proprio pargolo sia un campione incompreso. Ci piace sempre ricordare Alexander Nikolic, padre del basket slavo e uno dei più grandi allenatori di tutti i tempi, il quale continuava a ripetere che la squadra ideale da allenare doveva essere composta di orfani, per evidenziare i danni che alcuni genitori compiono nella crescita tecnica e umana dei loro figli.
Al Join The game di Bari la Mens Sana Mesagne, composta da Murra Raffaele, Pastore Edoardo, Dellimauri Andrea e Iaia Alessandro, giocando al di sotto delle proprie possibilità, è stata eliminata nel girone di qualificazione.